Sto vivendo questa storia del “Covid-19” in modo surreale. Impossibile quantificare il numero delle domande e dei dubbi che mi balenano in mente. Flash, paure, perplessità. Ma un pensiero fisso e ricorrente mi preoccupa: abbiamo superato indenni, per ora, un reale tentativo di “estinzione di massa”. Ad ora, ci sono oltre 400.000 morti per coronavirus, ma i numeri sono sicuramente maggiori, molti stati non comunicano i numeri reali, molti non conteggiano i morti per patologie connesse o perchè già malati di altro. Molti paesi sono talmente arretrati (e nel 2020 anche questo è un enorme problema) che non hanno la capacità di effettuare delle rilevazioni certe e sistematiche.
Insomma, per molti di noi ora la situazione sembra risolversi ma così non è!
Non siamo in grado di trovare una cura, i danni economici connessi sono incalcolabili, avranno ripercursioni per qualche decennio (rammentiamo le accise che ancora oggi paghiamo per la seconda guerra mondiale!). Vediamo solo l’inadeguatezza di taluni politici, dell’organizzazione interna e internazionale.
Siamo arrivato a questo punto solo per colpa nostra, consentendo a certi politici di pensare più ai propri interesse che di quelli generali, abbiamo consentito loro di rubare, di fare leggi inutili, di impoverire tutti i settori produttivi, istruzione, sanità, giustizia, senza considerare la totale indifferenza per il tessuto imprenditoriale. Certo non tutti sono disonesti, ma il sistema politico lo è.
Insomma tanto egoismo, tanto protagonismo, tanta stupidità. Ogniuno di noi ha vivacchiato sulle proprie certezze, per chi ha avuto la fortuna di averle.
Cosa possiamo fare… iniziamo a pensare con la nostra testa, non soffermiamoci alle evidenze ma approfondiamo, leggiamo, informiamoci; tutto ciò avrà un solo risultato “non ci potranno più raccontare balle”. Sul virus, di cui mai sapremo abbastanza, posso pensare solo che la natura è complessa, e a volte ci ricorda che noi non siamo niente. Un piccolo essere dotato di vita propria ha messo in ginocchio l’esistenza umana e l’economia mondiale, e come possiamo pensare che possa essere un caso isolato?
Insomma, è vero che non bisogna drammatizzare eccessivamente né creare allarmismo, ma personalmente ho un pò di paura e qualche incertezza.
Ci siamo protetti, abbiamo passato delle giornate rinchiusi in casa, ci siamo riappropriati di un senso di civiltà che pareva perduto.